COLLEZIONE 1947
La collezione Misuratori del Tempo 1947 rappresenta molto più di una linea di orologi:
è un capitolo vivo della storia automobilistica italiana, dove eccellenza meccanica e artigianalità si fondono in ogni dettaglio.
Ogni modello - Maranello, Torino e Milano - custodisce l'eredità di quelle leggendarie auto da corsa
e degli strumenti Allemano che ne misuravano il cuore pulsante.
Sono orologi che raccontano la storia di tre grandi scuderie, di piloti coraggiosi e di ingegneri visionari che hanno cambiato per sempre il volto delle competizioni automobilistiche. In ogni loro componente rivivono le emozioni delle gare, il rombo dei motori, la precisione degli strumenti che monitoravano quelle magnifiche macchine.
Questi orologi sono il tributo a un'epoca in cui la precisione italiana conquistava il mondo: il rosso passione di Maranello, il grigio tecnico di Torino, il verde sportivo e il blu internazionale di Milano. Sono testimoni di un'epoca in cui precisione e passione si univano per creare capolavori destinati a segnare la storia delle competizioni, trasformando il genio italiano in velocità pura.

MARANELLO: IL TEMPO DI UNA LEGGENDA
Nel piccolo garage di Maranello, Enzo Ferrari non costruiva solo auto: stava forgiando un sogno. La Ferrari 125 S, equipaggiata con strumenti di precisione Allemano, rappresentava l'essenza dell'ingegno italiano.
L'orologio Maranello, della collezione Misuratori del Tempo 1947, celebra questa eredità storica.
Il quadrante rosso e nero, ispirato agli strumenti dell'epoca, e le lancette che richiamano i manometri Allemano, catturano lo spirito di quei momenti pionieristici, quando precisione e velocità si fondevano in un unico, perfetto meccanismo.
TORINO: LA VISIONE DI CISITALIA
Nel cuore di Torino, un'altra storia prendeva forma. Piero Dusio, fondatore di Cisitalia, plasmava il futuro dell'automobilismo con la Cisitalia 202, una vettura che univa eleganza e innovazione in un capolavoro di ingegneria torinese. La sua visione raggiunse l'apice con la Cisitalia 360, nata dalla collaborazione con Ferdinand Porsche, che rappresentava il coraggio di spingersi oltre i confini del possibile.
In entrambe le vetture, i manometri Allemano vegliavano sulle prestazioni dei motori, garantendo quella precisione che aveva reso grande il nome di Torino nel mondo delle corse.
L'orologio Torino rende omaggio a questa eredità di eccellenza. Il suo quadrante grigio e nero riflette la sobria eleganza e la raffinatezza tecnica che hanno caratterizzato le creazioni Cisitalia, testimoniando una storia di innovazione che ha ridefinito i canoni dell'automobilismo.


MILANO: LA POTENZA DI ALFA ROMEO
Milano, culla dell'ingegneria automobilistica italiana, ha scritto alcune delle pagine più gloriose nella storia delle corse. L'Alfa Romeo 158 "Alfetta" non era solo un'auto da competizione: era una dimostrazione di supremazia tecnica che dominò il primo Campionato Mondiale di Formula 1 nel 1950, vincendo tutte le gare in programma.
Una supremazia costruita sulla perfezione meccanica, dove ogni componente doveva funzionare con precisione assoluta. In questo trionfo di potenza e tecnologia, i manometri Allemano erano sentinelle silenziose che monitoravano le prestazioni di quei motori leggendari, permettendo ai piloti di spingere al limite le loro vetture.
L'orologio Milano incarna questa storia di dominio nelle competizioni. Il suo quadrante verde e bianco omaggia il leggendario Quadrifoglio Verde, simbolo che dal 1923 ha accompagnato Alfa Romeo in innumerevoli vittorie.
MILANO: LA VARIANTE BLU
Per chi cerca una versione ancora più esclusiva, l'orologio Milano è disponibile in una variante blu, ispirata alle livree utilizzate da Alfa Romeo nelle competizioni internazionali, come nelle gare di endurance e la 24 Ore di Le Mans. Nelle competizioni fuori dall'Italia, Alfa Romeo adottava il blu come segno distintivo, simbolo di un'eleganza e una forza che valicavano i confini nazionali. Questo quadrante blu rappresenta un tributo alla capacità di Alfa Romeo di dominare le gare su scala globale, portando la sua tradizione di precisione e innovazione a un pubblico internazionale.


PROTOTIPO: LA GENESI DELL'INNOVAZIONE
Nel periodo post-bellico, i prototipi rappresentavano molto più di semplici vetture sperimentali: erano veri e propri laboratori mobili dove si forgiava il futuro dell'automobilismo. Gli strumenti Allemano giocavano un ruolo fondamentale in questa fase di sviluppo: i nostri manometri e misuratori di precisione erano gli occhi attraverso i quali gli ingegneri potevano osservare e comprendere il comportamento di ogni innovazione tecnica.
L'orologio Prototipo, con il suo quadrante nero, evoca la precisione degli strumenti tecnici originali e richiama le lunghe ore trascorse nei reparti sviluppo. Le lancette e i dettagli del quadrante si ispirano agli strumenti di misurazione utilizzati nei collaudi, quando ogni prototipo veniva spinto al limite per garantire l'eccellenza del prodotto finale. Questo orologio celebra la fase più intima e segreta dello sviluppo automobilistico: quel momento in cui un'idea si trasforma in realtà.
